Gubbio: cosa vedere in un giorno – itinerario con mappa
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Se hai letto il mio articolo sul mio on the road in Umbria di 7 giorni, saprai che Gubbio è stata una delle due città che mi son piaciute di più in questo viaggio. L’altra è stata Spoleto.
Come città l’ho trovata davvero bella: ha un centro storico molto grande con una forte impronta medievale, che ne caratterizza le strette vie. E’ ricca di chiese, ma anche di luoghi… particolari: una piazza sospesa, una fontana che ti renderà matto ufficialmente, un monastero raggiungibile in funivia e i luoghi di una serie TV. Se vuoi saperne di più su questa magnifica città ti consiglio di leggere il mio articolo su Gubbio e cosa vedere in un giorno per scoprirne i luoghi d’interesse. A me è piaciuta davvero tanto e la considero una tappa imperdibile per chi si appresterà a visitare l’Umbria. Gubbio è conosciuta come la città dei matti, ma ti spiegherò sotto il motivo di questo suo soprannome.
Ho visitato Gubbio anche per un altro motivo: la città è legata a doppio filo a Don Matteo in quanto alcune scene della serie sono state girate qui a Gubbio, e Terence Hill ha acquistato una casa sui colli umbri. Mentre visiterai la città ti capiterà di incontrare dei luoghi strettamente legati a Don Matteo, con alcune foto a testimonianza della sua presenza. Non te li indico ma li vedrai durante la tua passeggiata.
Adesso andiamo a scoprire Gubbio attraverso questo mio itinerario di un giorno con mappa.

Perchè Gubbio è chiamata la città dei matti?
Prima di iniziare a visitare Gubbio veniamo alla domanda posta da molti: perchè Gubbio è la città dei matti? Il motivo principale è legato al carattere degli eugubini: sono scherzosi, imprevedibili, ironici, divertenti e propensi allo scherzo. Queste caratteristiche li fanno sembrare un po’ matti. ma non c’è da preoccuparsi. Sono brava gente, e anche molto simpatica. 🙂
A rafforzare il soprannome ci ha pensato la fontana del Bargello: secondo una leggenda del 1500 se si compiono tre giri attorno a essa e si viene spruzzati con la sua acqua alla presenza di un eugubino, si ha il diritto di richiedere una sorta di cittadinanza onoraria da matto, con tanto di attestato. Oggi basta fare 3 giri e andare nel negozietto lì a fianco a richiedere l’attestato. Questa tradizione è collegata alla festa dei ceri, una festa di cui ti parlerò sotto, nella sezione dedicata a Sant’Ubaldo: chi partecipava alla festa per almeno tre volte, poteva chiedere la cittadinanza onoraria.
Infine, nelle colline attorno a Gubbio si dice sia presente una elevata quantità di iridio, una sostanza tossica che rende pazzi.
Un altro soprannome della città è la città di pietra oppure la città grigia, ma qui l’umore non c’entra: ci si riferisce alla tipologia di materiale e al colore con cui la città è costruita.

Gubbio: cosa vedere in un giorno, itinerario con mappa nella città dei matti
1 Chiesa di San Francesco
Il punto di partenza di questo mio itinerario a Gubbio in un giorno parte dalla chiesa di San Francesco. Non è un luogo centralissimo e nemmeno uno dei luoghi di punta della città, ma si trova appena dopo porta degli Ortacci, vicina ai parcheggi. Quindi già che ci passi davanti magari ti fermi a vederla. Noi lo abbiamo fatto.
Si trova nella parte meridionale di Piazza Quaranta Martiri e fu edificata nel 1255 su dei terreni appartenuti alla famiglia Spadalonga, i primi ad accogliere San Francesco: fu qui che per la prima volta egli indossò il saio. Il progetto potrebbe essere di Fra’ Bevignate da Perugia, ma non è certo. Esternamente, l’abside gotica si innalza accanto al campanile e dalla parte opposta, sopra al portone d’ingresso in stile gotico, si trova il rosone proveniente dalla chiesa di San Francesco a Foligno. All’interno presenta una pianta ogivale suddivisa in tre navate, con tre altari per ogni navata mentre gli absidi presentano affreschi raffiguranti la vita di San Francesco.

2 Loggia dei Tiratori
Dall’altra parte di piazza Quaranta Martiri si trova la Loggia dei Tiratori. E’ quell’edificio con due porticati sovrapposti. Originariamente era adibito ad ospedale e si chiamava Ospedale di Santa Maria, perchè eretto dalla stessa confraternita ed era delimitato dalla chiesa di Santa Maria dei Laici.
Divenne poi Spedal Grande quando anche gli altri ospedali cittadini si unirono qui. Il nome cambiò nuovamente quando la corporazione dei mercanti, nel XVI secolo, cercava un luogo per stendere la lana. A quel tempo si diceva tirare la lana perchè i panni andavano stesi in modo da dar loro una forma, una lunghezza ed una larghezza ben definita. Il luogo individuato era proprio sopra l’ospedale. La parte superiore, dopo molte battaglie, fu adibita a tale uso e il nome completo oggi è Loggia dei tiratori della lana. Oggi la parte inferiore è utilizzata come spazio espositivo, mentre a noi rimane uno dei pochi edifici di architettura preindustriale.
3 La chiesa di San Giovanni
Tra le tante chiese da vedere a Gubbio c’è la chiesa di San Giovanni Battista. Il periodo di costruzione risale tra il il XIII e il XIV secolo, dove sorgeva il Duomo di San Mariano e presenta una facciata esterna in stile gotico mentre il campanile è in stile romanico. Al suo interno è molto semplice ed essenziale, è composta una navata sola e la maggior parte degli affreschi originali sono andati perduti, mentre tutt’ora si trovano alcuni quadri. Si dice sia stata l’unica chiesa dotata, in passato, di un fonte battesimale e tutti gli eugubini venivano battezzati qui. Il fonte battesimale risale al XIV secolo.
Ma questa chiesa è salita alla ribalta per essere stata lo sfondo di molte vicende della serie televisiva dedicata a Don Matteo.

4 Piazza Grande, Palazzo dei Consoli e Palazzo Pretorio
Lasciatici alle spalle le prime due chiese e la Loggia, iniziamo ad entrare nel cuore della nostra visita a Gubbio in un giorno. Prima però ti anticipo che anche a Gubbio puoi risparmiare fatica su e giù per le strade, utilizzando degli ascensori comunali: sono ad uso gratuito e ben segnalati. Uno ti porta fino al palazzo Pretorio, l’altro ascensore fino a quasi al Duomo di Gubbio. Ma a me interessa parlarti di Piazza Grande, uno dei luoghi più suggestivi della città.
E’ una delle piazze pensili più belle ed importanti d’Italia, su cui si affacciano Palazzo Pretorio – o del Podestà – e Palazzo dei Consoli. E’ conosciuta anche come la piazza Sospesa. La sua costruzione risale al 1321 e la fine lavori risale al 1482. E’ il centro della vita cittadina passata e presente e tutti gli eventi più importanti della città passano per di qua. Da qui puoi avere una bellissima vista sulla città di Gubbio dall’alto.
Il Palazzo del Podestà è la sede del Municipio di Gubbio. Non è visitabile internamente e la sua costruzione doveva rispecchiare le proporzioni del rettangolo aureo. Il palazzo non fu mai completato nella sua costruzione, secondo il progetto originario. Dalla parte opposta invece si trova il Palazzo dei Consoli, uno degli edifici medievali meglio conservati in tutta la città, oggi sede del museo civico. La realizzazione di questo edificio prevedeva la realizzazione di un acquedotto interno per alimentare le fontane e l’approvvigionamento dei Consoli.
La raccolta museale è allestita su diversi piani e illustra la storia e cultura locale, dalla preistoria al XX sec.
Di notevole importanza sono sono le Tavole iguvine: si tratta di sette lastre di bronzo su cui è iscritto il più importante testo in lingua umbra. Vi si trova la descrizione di riti religiosi più antichi che il mondo occidentale abbia mai conosciuto. Le Tavole sono il pezzo pregiato di tutta la collezione.

5 Un giro funivia per raggiungere la basilica di Sant’Ubaldo
Secondo me questa è una delle esperienze top: una delle cose da fare a Gubbio in un giorno è farsi un bel giro in funivia da colle Elmo fino alla Basilica di Sant’Ubaldo per visitare la chiesa. Per arrivare alla funivia segui le indicazioni, si trova comunque alla fine di via XX settembre. In funivia si può salire in massimo 2 per cabina e si sale in corsa. Il tragitto dura circa 10 minuti e ti porterà sulla cima del monte Ingino. Una volta sceso dovrai percorrere un breve sentiero che ti porterà all’ingresso. All’interno della basilica stessa si trova il corpo di Sant’Ubaldo, patrono della città e fu edificata su una precedente piccola pieve di San Gervasio e Protasio. La costruzione della struttura attuale risale al 1513.

Per accedere alla basilica si sale lungo una scalinata e si entra in un ampio chiostro in laterizi con un pozzo al centro. Il chiostro è delimitato da un porticato con volte a crociera e resti di affreschi cinquecenteschi. Attraverso tre porte si accede all’interno della basilica di Sant’Ubaldo, composta da cinque navate. Al suo interno vi si trovano affreschi di pregio e la basilica è illuminata da vetrate raffiguranti la vita di sant’Ubaldo, mentre l’altare maggiore è realizzato in stile neogotico con decorazione in finto mosaico. Due sono le cose importanti all’interno della chiesa: le spoglie di Sant’Ubaldo, poste sopra l’altare maggiore, ed i ceri posti sul lato destro della basilica.

Le spoglie di Sant’Ubaldo sono conservate in una teca sopra l’altare maggiore. I ceri sono tre e sono tre manufatti in legno coronati dalle statue di Sant’ Ubaldo, Sant’Antonio Abate e San Giorgio. Sono utilizzati per la festa dei Ceri, la festa popolare più importante per la comunità di Gubbio. Durante la prima domenica di maggio i ceri vengono spostati nel palazzo dei consoli, mentre il 15 maggio si svolge la processione per portarli nuovamente nella basilica di Sant’Ubaldo.
Per gli orari della funivia ti consiglio di dare un occhio al loro sito: sono soggetti a variazioni secondo la stagionalità e giornate di chiusura. Il costo del biglietto è di 6€ andata e ritorno, 4€ solo andata,

6 Chiesa di Sant’Agostino ed il presepe permanente
Terminata la visita alla basilica di Sant’Ubaldo, poco lontano si trova la Chiesa di Sant’Agostino. Al suo interno si compone di una navata unica ed è ricca di opere d’arte, per la maggior parte realizzate dalla famiglia Nucci. L’esterno della chiesa risale al XVII secolo, mentre il fianco destro risale al 1200. Purtroppo l’accesso non ci è consentito. Ma ne approfittiamo per vedere un altro punto di interesse.
In una sala laterale da cui si accede esternamente alla chiesa, si trova il presepe permanente. Per accedere alla sala devi uscire dalla chiesa e prendere la porta a sinistra, che ti condurrà al chiostro. Una volta dentro basta premere l’interruttore ed il presepe si anima con corsi d’acqua, luci e una voce narrante racconterà la storia di Gesù cristo. L’accesso è libero ma viene richiesta una piccola offerta ai visitatori.

7 Duomo di Gubbio
Lasciatici alle spalle la chiesa di Sant’Agostino, ci dirigiamo verso il Duomo di Gubbio attraverso uno degli ascensori gratuiti della città. Il duomo dei Santi Mariano e Giacomo è la chiesa principale di Gubbio e si trova nella parte più alta della città. Le reliquie dei due santi si trovano sotto l’altare centrale. La chiesa sorge sui resti di un edificio gotico preromanico dell’anno mille. Lo stile dell’edificio è gotico e risale alla fine del 1100. Terminata nel 1229, fu poi ampliata nel 1336 e successivamente ritoccata ulteriormente nel corso dei secoli. L’interno è a navata unica ed il tetto è sorretto da dieci archi ogivali. Sopra l’altare si trova un crocifisso del XVI secolo e lungo le parti laterali si trovano alcune cappelle ricche di opere d’arte ma senza altare.
Dei recenti lavori di restauro hanno portato alla luce un sepolcro di stile gotico. Si tratta di due statue di pietra raffiguranti i santi Giacomo e Mariano. Ma è stato trovato anche l’altare costituito da un sarcofago risalente all’epoca romana, abbellito nel periodo medievale da alcune colonnine di marmo rosa: in questo sarcofago riposano le reliquie dei santi. A lato del duomo si trova il Museo Diocesiano, ed è da qui che accederai al duomo se arrivi dall’ascensore come abbiamo fatto noi. All’interno del museo si trovano opere provenienti dalla diocesi di Gubbio.

8 La grande botte di Gubbio
Scendendo verso Piazza Grande, ci siamo imbattuti in un altro luogo da visitare a Gubbio un po’ a sorpresa: è la grande botte di Gubbio e si visita in pochi minuti, quindi vale la pena dedicarle qualche minuto.
Questa botte risale al XV secolo e il mosto veniva versato al suo interno attraverso un foro sulla parte alta. Misura 4 metri di lunghezza, 2 e 90 di diametro e le doghe che la compongono hanno uno spessore di 12 cm. La vera particolarità sta nel fatto che le doghe non sono tenute assieme dai classici cerchi di ferro ma da sistema di legni sagomati puntellati alle pareti. Tra i vari nomi con cui è conosciuta ci sono:”Botte dei canonici” o “botte più grande d’Europa”. Poteva contenere fino a 20124 litri di vino.
9 Fontana del Bargello e Palazzo del Bargello
Un tappa molto nota e imperdibile se visiti Gubbio in un giorno: è la fontana del Bargello, situata proprio di fronte al Palazzo trecentesco del Bargello. La fontana risale al 1500 ed un luogo molto amato dai turisti. Come ti ho accennato sopra, è qui che puoi conseguire la patente da matto. Basta fare 3 giri di fontana e bagnarsi con l’acqua della stessa . Basta poi recarsi al negozio a lato e al costo di 4€ verrai dichiarato ufficialmente matto. Ma se per i turisti è una semplice pratica divertente e commerciale, per gli Eugubini è una cosa molto seria.
E’ nata una associazione per tutelare questa pratica: se la patente commerciale la può chiedere chiunque, la patente ufficiale da matto la può richiedere solo un abitante DOC del posto e sarà lui a battezzarti con l’acqua della fontana. L’usanza dei tre giri risale al 1800 e prende spunto dalle “birate“, i tre giri veloci fatti attorno al pennone di Piazza grande durante la festa dei ceri.

Per quel che riguarda il palazzo del Bargello invece, prende il nome dal capo della polizia locale ed è un edificio in stile gotico. Un po’ raro trovare un edificio di tale stile in una città prettamente medievale.
Il palazzo si suddivide in tre piani e risale al 1300. Come molte case della città eugubina, anche il palazzo del Bargello presenta due ingressi. La porta principale permetteva di accedere alle botteghe ed alle cantine mentre l’ingresso secondario agli appartamenti. E’ presente, a lato del portone principale, la cosiddetta Porta del Morto che era usate per far uscire la bara del defunto. Generalmente era un porta che si confondeva con la muratura della casa, era più stretta e rialzata rispetto agli altri ingressi e si apriva solo in questo caso. Oggi al suo interno vi si trova il museo della Balestra e ha sede la Societa Balestrieri di Gubbio.
10 Chiesa di San Domenico
Proseguendo oltre la fontana del Bargello e arrivando alla fine di via dei Consoli arriverai alla chiesa di San Domenico. E’ una chiesa incompiuta e precedentemente era intitolata a San Martino. Si compone di una navata unica a croce latina con alcune opere d’arte, anche se molte di esse, coi lavori del Cinquecento, andarono perdute le cappelle laterali e gli affreschi che ornavano tutta la chiesa. Noi abbiamo fatto questa tappa perchè abbiamo trovato la chiesa aperta e quindi ci sembrava il caso di darci uno sguardo.

11 Il Teatro romano e Antiquarium
L’ultimo luogo da visitare in questo mio itinerario a Gubbio in un giorno è il Teatro Romano assieme all’Antiquarium . Si trova un po’ fuori dal centro storico e noi lo visitiamo perchè parcheggiamo nel parcheggio adiacente. La visita ai resti del teatro e dell’Antiquarium sono un buon modo per scoprire alcune particolarità sull’antica società romana di Iguvium. Il teatro risale al 20 a.C. e ad oggi sono rimaste due arcate. L’edificio poteva accogliere fino a 6000 spettatori ed è considerato uno dei più capienti del tempo. La visita può far comprendere al visitatore usi, gusti e costumi dell’epoca. Il complesso si trova nell’area archeologica di Guastuglia.
Orari:
- Lunedì e martedì chiuso
- Da mercoledì a domenica dalle 8.30 alle 19.00
Costi:
- Adulti 3€
- Ridotti 2€
Il mio itinerario su cosa vedere a Gubbio in un giorno termina qui. Sotto ti lascio la mappa.
Come arrivare a Gubbio
L’aeroporto più vicino a Gubbio è l’aeroporto di Perugia, situato a 45 km a sud della città. Da qui sarebbe utile noleggiare un’auto per arrivare a Gubbio.
La stazione del treno più vicina è Fossato di Vico – Gubbio, a 20 km dalla città. Dalla stazione c’è la la navetta che ti condurrà in città
Ma il metodo migliore per arrivare a Gubbio resta sempre l’auto. Per chi viene da Nord o da Sud, dalla parte tirrenica dell’Italia, conviene prendere la A1, uscire all’altezza di Sinalunga oppure ad Orvieto, puntare verso Perugia e da qui proseguire lungo la SS3Bis e poi prendere la SS318 direzione Gubbio.
Per chi invece proviene dalla parte Adriatica dell’Italia, all’altezza di Ancona Nord esci e prendi la SS76. Sempre per chi proviene da nord, lungo la A14, puoi uscire a Cesena e scendere lungo la E45 fino a Gubbio.
Dove parcheggiare a Gubbio
Se arrivi a Gubbio in auto, come ti consiglio, avrai bisogno di sapere dove parcheggiare. Di parcheggi a Gubbio ce ne sono molti: ti lascio la mia mappa con indicati i parcheggi più vicini al centro.
- Parcheggio Gubbio del Teatro Romano
- Parcheggio Gubbio del Seminario
- Parcheggio Gubbio San Benedetto
- Parcheggio Gubbio Santa Lucia
- Parcheggio Gubbio Santo Spirito
- Parcheggio Gubbio Piazza 40 martiri
- Parcheggio Gubbio della Funivia
Sono tutti a pagamento. Consiglio di scaricare l’app Easy park per poter pagare la sosta comodamente senza dover per forza fare la fila alla colonnina.
Cosa vedere nei dintorni di Gubbio
Tra le città da vedere vicine a Gubbio ci sono da visitare:
- Perugia in un giorno
- Assisi in un giorno
- Bevagna in un giorno
- Rasiglia, la Venezia dell’Umbria
- Spello in un giorno
- Trevi in un giorno
- Spoleto in un giorno.
Spero questo articolo su cosa vedere a Gubbio ti torni utile. A noi è piaciuta molto e per me è uno dei luoghi must see dell’Umbria. Mi auguro quello che ho scritto ti torni utile e se ti è piaciuto, ti chiedo un commento qui sotto e di condividere questo itinerario con tutte le persone che vorranno recarsi in questa meravigliosa città umbra.
Grazie mille Mauro! Mi fa piacere l’itinerario sia Le sia stato utile. Le auguro buona visita e mi saluti una delle mie città preferite dell’Umbria . Luca 🙂
Itinerario ben strutturato e con interessanti consigli/indicazioni, da prendere in considerazione come riferimento di base con libertà poi di personalizzare in base alle esigenze ed ai gusti del visitatore ed al tempo a disposizione.