Fotografia a lunga esposizione: cos’è e come farla

4 Lug , 2021 - Consigli Fotografici

Fotografia a lunga esposizione: cos’è e come farla

La fotografia a lunga esposizione è un genere fotografico salito alla ribalta negli ultimi anni e molto in voga nell’ultimo periodo. Senza dubbio è stata favorita dall’evoluzione tecnologica di PC e fotocamere: la possibilità di usare software come Photoshop, Lightroom e CaptureOne da parte di tutti uniti a sensori digitali sempre più performanti ed in grado di restituire file più grandi e gestibili, ha permesso di sviluppare tecniche sofisticate ma allo stesso tempo molto soddisfacenti.

Il fatto che poi su internet abbondino corsi alla portata di tutti e la possibilità di vedere ovunque scatti spettacolari, ha fatto sì che molti fotografi amatoriali si specializzassero nella lunga esposizione sviluppando anche tecniche personali.

Fotografia a Lunga esposizione

La fotografia a lunga esposizione un genere fotografico molto affascinante che permette di dare alle proprie foto un effetto creativo. Molti credono che la lunga esposizione si possa fare solo di notte. Invece non è così: è possibile fare lunga esposizione in fotografia anche di giorno con uno strumento particolare che poi vi indicherò.

Questo post è adatto a chi si approccia per la prima volta a questo genere fotografico, quindi cercherò di essere il più semplice possibile nel linguaggio. Ma questo presume delle basi di fotografia – e intendo i fondamentali sull’esposizione in particolare -. Qui potrete scoprire che cos’è e come fare la fotografia a lunga esposizione. Per lo sviluppo dei vostri file, vi rimando invece ad uno dei corsi di Photoshop che potete trovare su internet. Sceglietene uno fatto da professionisti e a pagamento, andrete sul sicuro, tipo quello di Fotografia Professionale.

Prima di iniziare, specifico che la lunga esposizione in fotografia, indicata anche come long expo, non è particolarmente complicato. La vera difficoltà sta poi nello sviluppare i file RAW – ecco perchè sopra vi ho rimandato ad un corso di Photoshop – . Questo perchè generalmente si tratta di scattare più foto con la stessa inquadratura ma con parametri diversi – tradotto, con diverse esposizioni – e poi metterle assieme con criterio. Andiamo finalmente a capire cos’è e come fare fotografia a lunga esposizione.

Fotografia a lunga esposizione: che cos’è?

Avete presente l’effetto seta sull’acqua? Le auto ferme mentre tutto il resto è in movimento? Le luci notturne delle città? Le scie delle auto in autostrada o le luci delle barche nel mare o nei canali di Venezia? Ecco tutto questo è lunga esposizione.

Fotografia a lunga esposizione

Ottenere questi effetti non è difficile, basta capire come ottenerli. E per ottenerli bisogna agire sull’otturatore della fotocamera. La fotografia a lunga esposizione indica infatti l’esposizione del sensore alla luce. Più questo resta esposto, più la luce entrante sarà maggiore e il file che il sensore restituirà sarà diverso. Per decidere “quanta” luce deve colpire il sensore, si agisce appunto sull’otturatore, decidendo per quanto tempo – in genere espresso in secondi – le tendine dell’otturatore stesso devono restare aperte prima di richiudersi.

Lunga esposizione: su quali parametri devo agire?

Prima di cimentarsi in una long expo – così la troverete su internet – occorre capire su quali parametri agire e soprattutto come. Se avete le basi di fotografia, saprete che il triangolo dell’esposizione è dato da tre elementi: ISO, apertura del diaframma e velocità di scatto. Sono questi i tre parametri su cui dovete agire. Andiamo a vedere come. E vi aggiungo anche due punti utili.

  • ISO: generalmente si consiglia di scattare a ISO molto bassi per evitare rumore digitale. Normalmente a 100, ma ci sono macchine fotografiche che scendono anche a 64 o 50. Un valore ISO molto basso permette di avere un rumore molto più gestibile in post produzione. Se scattate poi con una Full Frame, ancora meglio. Questo è il valore che vi consiglio di toccare il meno possibile.
  • Diaframma: oltre a gestire la profondità di campo, un diaframma ampio, quindi con valori bassi tipo 2.8 o 4, permette di far entrare più luce ma avere meno profondità. Un diaframma più stretto, come 14 o 16, fa entrare meno luce ma ha più profondità di campo. La gestione va a voi, potete decidere se volete più profondità o più luce in base al tipo di foto che volete ottenere. Con questo parametro influirete parzialmente sul tempo di scatto. L’apertura del diaframma non è il parametro principale su cui agirete.
  • Otturatore: è questo il parametro su cui agirete di più, ossia il tempo di scatto. Sarete voi a decidere quanta luce deve entrare e quindi quanti secondi tenere aperto l’otturatore. Primo per trovare l’esposizione corretta, secondo perchè in base a quanto esporrete il sensore alla luce l’effetto potrà essere più o meno creativo.

Inoltre:

  • Focale: con che obiettivo scattare? Non esiste una focale perfetta, sarete voi a decidere se avvicinarvi o meno al soggetto. Prendete un obiettivo che soddisfi questa vostra esigenza. Quindi, it’s up to you!
  • Alcuni tips utili: settate il fuoco in manuale e a infinito per avere nitidezza su tutta l’inquadratura – se volete un effetto sfocato allora decidete voi cosa sia a fuoco e cosa no, ma sempre manualmente – , scattate in bracketting, in modo da poter ampliare la gamma dinamica per sviluppare meglio poi i RAW in post – ossia, fate più volte lo stesso scatto con esposizioni diverse – e scattate in modalità manuale per avere il controllo su tutti e tre i parametri di scatto. Potete anche scattare in modalità BULB per andare oltre i canonici 30 secondi, limite oltre cui la modalità manuale non va.

Tutto questo NON E’ UNA LEGGE! Ad esempio potete decidere di lavorare ad alti ISO e con un tempo di scatto basso perchè volete un effetto creativo sulla grana della vostra foto. Prendeteli come dei principi ma non come delle regole fisse di fotografia.

Lunga esposizione in fotografia: cosa serve per farla? Quale attrezzatura?

Per fare lunga esposizione vi occorrono i seguenti strumenti:

  • Macchina fotografica con sensore da 12 megapixel in su. Più grande è il sensore meglio andrete poi a lavorare i file. Ovviamente tra Full Frame o mezzo formato (APSC) consiglio la FF, anche se la mia è una APSC.
  • Obiettivo più luminoso possibile. Però per avere diaframmi ampi spesso dovrete scegliere obiettivi fissi. Se scegliete obiettivi zoom ampi, questi costano molto. Scegliete voi se meglio zoom o fisso. Non esiste comunque una focale specifica né tanto meno una migliore, ma io consiglio sempre di usare un obiettivo di qualità come la serie ART se usate Sigma oppure la serie L per Canon. Ricordate sempre di disattivare lo Stabilizzatore.
  • Indispensabile avere un treppiede per avere stabilità ed immobilità. Impensabile fare long expo senza, o magari pensando appoggiarsi a superfici piane. Qui vi ho spiegato come scegliere il treppiede per la reflex.
  • Acquistate un telecomando di scatto remoto per evitare il micromosso. In molti consigliano di scattare in live view. Dopo aver messo a fuoco, passate al live view per avere una visione ampia dello scatto ma anche per poter evitare il micromosso. Mettere in live view permette di ribaltare lo specchio in anticipo ed evitare un possibile micromosso. Ma senza telecomando evitare ulterioriormente movimenti della macchina risulta difficile ed in molti usano l’autoscatto a 2 o 10 secondi. Ma non sempre tutto questo è sufficiente. Col telecomando di scatto remoto e il live view la possibilità di avere micromosso è davvero esigua.
  • I filtri per la lunga esposizione diurna: se decidete di fare lunga esposizione diurna, vi occorreranno dei filtri ND. Se di notte basta chiudere il diaframma e sfruttare la poca luce, di giorno stringere il diaframma non basta. Per questo si ricorre ai Filtri ND o densità neutra, che riducono la luce in ingresso. Un giorno forse vi parlerò di cosa sono, vi basta sapere che possono essere a lastra o circolari. Io ne ho 3, due ND 64 e un ND 1000
  • Il Tempo: inteso come tempo materiale. Quando fate long expo dovete avere tempo, calma e pazienza. Non dovete avere fretta perché di solito per la stessa inquadratura si fanno più scatti con tempi diversi.
  • Batterie: girate sempre con doppia batteria. La long expo porta via molta batteria. Quindi abbiatene una di ricambio. In alternativa procuratevi un battery grip.

Infine, procuratevi anche uno dei due programmi fondamentali per la post produzione come Lightroom o Photoshop e fate qualche corso per imparare ad usarli.

Fotografia a Lunga esposizione

Fotografia a lunga esposizione: conclusioni

Detto tutto ciò, con la lunga esposizione potete fare paesaggistica, panning, star trail, light painting, notturna, diurna e Street. Le cose da fare sono infinite. Sperimentate, provate e non abbiate paura di sbagliare. Vi auguro buon divertimento e tante foto.


4 Responses

  1. ahahahahahaha mi sembra gia di vederti all’opera col telefono a 5 centimetri dall’acqua!

  2. Grazie benedetta. Cerco sempre in questi casi di essere il più preciso e non complicato possibile, in fondo chi legge deve capire se è alle prime armi. 🙂

  3. Ah ecco! Mi ero sempre chiesta quale fosse il trucco per l’effetto seta sull’acqua (effetto che adoro). Sono andata a sbirciare sul mio smartphone, tutte quelle voci che citi ci sono, si possono impostare, evvai! Ora corro subito a giocare nel lavandino 😛
    Grazie per i suggerimenti, buona domenica!

  4. Sai che mi piace un sacco come spieghi la fotografia? Sei chiaro ed esaustivo. Soprattutto non usi tecnicismi inutili solo per darti un tono. Seguirò il tuo consiglio Luca. In attesa dei prossimi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *