Come scegliere il treppiede da viaggio giusto per la reflex: consigli utili

25 Giu , 2021 - Consigli Fotografici

Come scegliere il treppiede da viaggio giusto per la reflex: consigli utili

Alla mia prima lezione del corso base di fotografia, ricordo che il fotografo ci disse: “uno dei primi acquisti da fare se continuerete a fotografare nella vostra vita, è un buon treppiede.”. Lo guardammo un po’ straniti ma da ignoranti in materia prendemmo il consiglio come buono. Però non capivamo: perché acquistare un cavalletto nuovo appena terminato il corso anziché scegliere un buon obiettivo? Soprattutto, dovevamo acquistare il “treppiede giusto”. In questo post quello che vorrei trasmettervi è qualche consiglio e quali valutazioni fare se non sapete come scegliere il treppiede da viaggio giusto per la vostra reflex. Credetemi, è un processo articolato dove dovete valutare molti fattori e dove prevarranno alcuni sugli altri.

Un treppiede da viaggio, per quanto ingombrante e pesante possa essere, ritengo che per un viaggiatore sia uno strumento molto utile, anche se non obbligatorio. Se non volete acquistare un treppiede normale, almeno acquistatene uno mini, ma non fatelo mancare in viaggio.

Scegliere il treppiede da viaggio giusto per la propria reflex: un acquisto per il futuro

Quando vi appresterete ad iniziare la vostra ricerca, partite da questo punto: il tripod è un acquisto che farete una volta per tutta la vita, salvo rare eccezioni. Il treppiede non è come l’obiettivo fotografico, che dopo tre o quattro anni inizia a diventare vecchiotto e forse penserete a sostituirlo – ipotesi nel mio caso non contemplata: spendere soldi per sostituire periodicamente gli obiettivi implica porre fine alla mia misera vita per mano di qualcuno… – . Il treppiede si acquista una volta e si tiene per un periodo molto più lungo degli obiettivi. E’ difficile che diventi obsoleto. Potreste magari decidere di cambiarlo perchè avete esigenze diverse e non contemplate: tipo diventate dei professionisti e vi servono altre caratteristiche. Ma in linea di massima, questo resta.

Perchè acquistare un treppiede
Copyright: Pixabay

E’ quindi importante fare attente valutazioni su quale genere fotografico vi concentrate e cosa cercate. Ecco perchè acquistare un treppiede prevede una ricerca accurata.

Perchè acquistare un treppiede?

Ritornando alla domanda dell’introduzione “perchè mi serve un treppiede?”, oltre a essere fondamentale per questi generi fotografici:

avere un treppiede vi tornerà utile se siete alle prime armi con la vostra reflex. Vi aiuterà nell’ottenere foto dritte – ok le potete raddrizzare in post produzione, ma iniziate a farle dritte da subito così risparmierete tempo in post – , foto non mosse quando userete tempi di scatto come 1/15 o 1/20, ma soprattutto vi aiuterà ad imparare per bene le regole di composizione e a costruire una foto. Fermarsi e sistemare la fotocamera vi permetterà di costruire una composizione molto più accurata, capendo cosa includere o escludere. Cosa che spesso non si fa – io per primo – quando si scatta mentre si cammina. E poi dai diciamoci la verità, durante i vostri viaggi quante volte vi siete trovati a scattare di notte alzando gli ISO, trovandovi poi la foto sgranata? L’avete rimpianto un treppiede, vero?

Quali fattori considerare nell’acquisto di un treppiede da viaggio

E’ pesante, è ingombrante, a volte è scomodo, altre inutile, però al fotografo non può mancare. La scelta del treppiede da viaggio per la vostra reflex dipende da vari fattori. Quali sono? Eccoli qui. Prendete questo ordine come un ordine casuale. Questo perchè ognuno dà un’importanza diversa ad ogni caratteristica. Se per me conta di più il peso, per Tizio conta di più l’ingombro mentre per Caio conta di più la stabilità. Iniziamo.

1. Il materiale di cui è fatto e conseguentemente il peso

Caratteristiche che molti reputano primaria: il peso. Il treppiede ideale costa poco ed è leggero, ma sono due elementi che non vanno di pari passo. Se cala uno, cresce l’altro. Due sono i materiali principali di cui è fatto un treppiedi: fibra di carbonio e alluminio. Quello in fibra di carbonio è molto più leggero e costoso. L’alluminio è molto più pesante ed economico rispetto al carbonio ma hanno più o meno la stessa stabilità. Se sei un professionista opterai probabilmente per il carbonio, se sei un fotoamatore come me o un viaggiatore e non vuoi spendere troppo, allora opterai per l’alluminio. Io ce l’ho appunto in alluminio. Il peso complessivo dipende anche dalla testa del treppiede.

Il peso ideale per un treppiede in alluminio è tra un chilo e otto e due chili e mezzo e vi assicuro che per quanto pochi, sono un mattoncino non indifferente dopo un po’ che lo portate in spalla o in mano. Se fatto in carbonio, può anche scendere sotto il chilo e mezzo.

Gli ultimi treppiedi di recente costruzione possono pesare anche sotto il chilo e mezzo, anche addirittura un chilo. Ma attenzione alla stabilità. Se troppo leggeri rischiate che in giornate di vento vibrino e quindi le foto risultano mosse. Pensateci.

2. La testa del treppiede: il tipo e il peso

Due sono le tipologie fondamentali di testa: a tre vie o a sfera.

La testa a tre vie è caratterizzata da due o tre leve che permettono di ruotare la fotocamera:

  • Rispetto al piano orizzontale
  • inclinarla fronte-retro
  • inclinarla a destra e a sinistra.

Una volta trovata la posizione ideale, serrate le due leve.

La testa a sfera invece ha un unico blocco dove una sorta di sfera si trova nella sede, una volta trovata le posizione bloccate la testa ed il gioco è fatto.

Se usate una tre vie, sarete più precisi, costerà meno ma ci vorrà più tempo per trovare la giusta posizione della fotocamera. La testa a sfera è più costosa, meno precisa ma più veloce da settare.

Testa del treppiede
Testa con bolla incorporata

Scegliete voi quale vi piace di più e quale fa più per voi. Considerate però due cose imprescindibili:

  • Che abbia la bolla per fare le foto dritte sin da subito.
  • Che abbia l’attacco rapido: è una piastra con una vite fissa. Questa va avvitata sul corpo macchina. Per sganciare reflex e piastra, basta far scattare la levetta sulla testa. Rilascio e aggancio sono immediati, e soprattutto non ci sono pericoli di sgancio della reflex dalla testa.
Testa del treppide
Attacco rapido: Piastra (Sinistra) e sgancio (destra)

Oltre a verificare quanto pesa, verificate sempre quanto peso può caricare. Anche qui date uno sguardo al futuro. Pensate di cambiare corpo macchina? Pianificate di acquistare teleobiettivi da 500 mm con un peso non indifferente? Le teste sostengono da 4kg fino a 16kg. Fate una valutazione per non trovarvi nella situazione di doverla poi sostituire e spendere ulteriori soldi per cambiarla dopo qualche anno. La testa del mio treppiede sostiene fino a 8kg. Penso bastino.

3. Dimensione ed ingombro da chiuso: quante sezioni per il treppiede?

Altra cosa da valutare è quante sezioni deve avere il treppiede, ossia da quante parti è costituita una gamba. I più stabili hanno poche sezioni e sono quelli a due sezioni, i meno stabili sono quelli a cinque. Questo perchè più aumenta il numero di parti, più si assottiglia la gamba all’estremità. Oh intendiamoci: non è che un due sezioni è un palo piantato in terra e un cinque sezioni è ballerina sulle punte pronta a cadere al primo contatto. Entrambi sono stabili, ma alle vibrazioni di un’auto su un ponte, per esempio, ovviamente la gamba sottile ne risentirà di più.

Come scegliere il treppiedi da viaggio giusto per la reflex
Treppiede chiuso

Considerato che i due sezioni sono rari, di solito ci si trova a scegliere tra un tre, un quattro e un cinque sezioni. Un tre sezioni è sicuramente più stabile ma più ingombrante, mentre un cinque è decisamente più piccolo ma la stabilità leggermente è minore. Che fare? A voi la scelta. Io ho scelto un tre, ma tornassi indietro opterei per un quattro sezioni perchè il mio tre sezioni davvero fa fatica ad entrare in valigia.

4. Altezza massima, minima e colonna centrale estensibile

Ad ogni treppiede vengono associate tre altezze: altezza – la fondamentale tra le tre – , altezza con colonna centrale estesa ed altezza minima.

  • Quando si parla di altezza, ci si riferisce al treppiede aperto, con la testa montata e la colonna centrale ritratta. Sarebbe ideale avere la reflex a livello degli occhi ma l’altezza massima a cui si arriva anche coi treppiedi più alti sono 160 cm scarsi. In genere, un’altezza buona è tra i 140 cm e 160 cm. Se avete una reflex – come la mia – con display orientabile, vi basterà ruotare lo schermo per vedere cosa state fotografando. Al di sotto dei 140 cm, anche lo schermo orientabile diventa difficile da vedere, figurarsi uno schermo fisso. Inoltre voi ad ogni scatto vi dovete piegare, diventando gobbi a fine giornata. Per questo vi consiglio almeno un 140 cm di altezza, non di meno.
  • L’altezza con colonna centrale estesa indica l’altezza della fotocamera quando allungate la colonna. Ma a cosa serve la colonna centrale del treppiede? Serve per evitare ostacoli tipo muretti, oggetti, siepi e quant’altro. In certe occasioni davvero vi può salvare lo scatto. Si utilizza in poche occasioni perchè aumenta l’instabilità ed espone la fotocamera a maggiori vibrazioni, specie in caso di vento. Del resto la vostra reflex si troverebbe su di un bastoncino di due centimetri di diametro a circa 180 cm di altezza. Comunque se vi state chiedendo se dovete averla, vi dico assolutamente sì.
Come scegliere il treppiedi da viaggio giusto per la reflex
Colonna centrale estesa
  • L’altezza minima indica l’altezza più bassa che un treppiede può raggiungere divaricando al massimo le sue gambe. Si aggira di solito sui 40 cm, ma può arrivare anche a 8-9 cm per i treppiedi professionali. Più scende l’altezza minima, più sale il prezzo. Un 40 cm di altezza minima è sufficiente per fare foto creative dal basso, come alle auto durante la street photography. Ovviamente se siete professionisti potrete valutare anche un treppiede con altezza minima quasi a rasoterra.
Come scegliere il treppiedi da viaggio giusto per la reflex
Treppiede ad altezza minima

5. Altre caratteristiche da valutare e opzionali

  • Una caratteristica utile ma non fondamantale: da treppiede a monopiede. Esistono treppiedi che permettono di sganciare una gamba trasformandolo in un monopiede. Torna utile per fare panning o inseguire dei soggetti. Molti professionisti lo usano. Personalmente non la ritengo indispensabile, infatti il mio non ha questa particolarità. Quindi valutate voi se vi serve.
  • Avere sempre un telecomando di scatto è un’opzione molto valida. Ogni volta che fate una foto con la macchina fotografica sul cavalletto, vi consiglio di scattare in live view in modo da bloccare lo specchio ed evitare vibrazioni. Inoltre settate l’autoscatto a 2 secondi. Nonostante queste accortezze, potreste comunque causare delle vibrazioni dopo il click sul pulsante di scatto. Per essere sicuri di evitare movimenti involontari, munitevi di un buon telecomando di scatto. Vi aiuterà molto anche nella fotografia creativa.

6. Il prezzo: quanto spendere per un buon treppiede

Considerato che la maggior parte di voi che leggeranno questo post sono viaggiatori, probabilmente cercherete un treppiede che sia leggero, poco ingombrante, alto e soprattutto economico. Ho indovinato? Mi dispiace deludervi ma in base a quanto detto sopra, sarà molto difficile trovarne uno che combina tutto quello che volete a pochi soldi. Dovrete scendere a compromessi, far valere una caratteristica sulle altre e scegliere. Ci sono anche treppiedi da 100€, ma per quello che ho visto in giro su internet, il gioco non valeva la candela. Il mio consiglio è spendere tra 150€ e 250€ (a stare larghi) . Sotto questo budget, rischiate di trovare qualcosa che sia troppo poco stabile o basso, sopra invece sono soldi spesi in più per quello che serve a voi. Se poi volete spendere di più, anche 1000€, beh non vi si può dire nulla. Ognuno fa le sue scelte.

AGGIORNAMENTO A FEBBRAIO 2021

In seguito ad una attenta valutazione, ho venduto il mio Manfrotto 3 sezioni per acquistare un K&F Concept a 4 sezioni, che diventa monopiede, pesa un chilo e mezzo, ha la testa a sfera e da chiuso misura 40 cm. Costo: 95€, ma con lo sconto l’ho pagato 72. Per ora devo dire che sono molto soddisfatto.

7. Tra quali marche scegliere

Se avete deciso di iniziare la vostra ricerca, ecco allora, alcuni nomi di marche: Manfrotto, Benro, Kentfaith.

Ma allora qual’è il treppiede da viaggio giusto per la reflex?

Per rispondere alla domanda fatidica, il treppiede da viaggio giusto per la reflex non esiste. Ma esiste quello giusto per voi e la vostra reflex. Impossibile trovare un cavalletto che soddisfi tutte le richieste del viaggiatore. Come detto, stabilite delle priorità e fate la vostra scelta di conseguenza. Sempre se decidete che ve ne serva uno. Il mio consiglio finale è di non farvelo mancare nel corredo fotografico, che sia uno normale o uno mini.

Spero di avervi dato delle informazioni utili e che questo post sul treppiede da viaggio vi serva nella scelta. Magari tornerà utile anche ai vostri amici alle prime armi con la reflex.

Immagine di copertina presa da Pixabay


4 Responses

  1. Simo, procurati una sacca per portarlo in giro a spalla e gira solo con gli obiettivi che ti servono. Fidati, non rimpiangerai poi di portarlo con te. 😉

  2. Ciao Rosalia e grazie. Per quanto sembri inutile e pesante, è davvero un acquisto da fare, se non subito magari più in là nel tempo. Io ormai non giro più senza, neanche di giorno. Grazie ancora per essere passata.

  3. Ho comprato un manfrotto perché per fotografare l’aurora è necessario. L’ho portato con me in 2 viaggi in Scandinavia ma devo dire che, a causa del peso, ho smesso di portarmelo dietro ????

  4. Ciao Luca complimenti per questo tuo primo post molto utile a principianti e non. Anche a noi nel primo corso di fotografia ci fu detto che bisogna partire dal treppiede! Lì per lì lo trovammo un po’ strano ma il tempo ha dato ragione al nostro maestro e oltre a ciò che descrivi nel post lo usiamo moltissimo per gli autoscatti insieme al nostro Otto.

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